Il gioco d’azzardo e le scommesse nella Cina della dinastia Qing: Giochi nella Città Proibita

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Giochi nella Città Proibita

Forse per noi il gioco d’azzardo e le scommesse sono soprattutto uno svago personale, specie se pensiamo a realtà come 20Bet. Tuttavia, scommettere è una pratica non solo antichissima, ma anche globale. Nell’antica Cina, ad esempio, era diffusissima e, più che personale, era sociale.

La Cina storica, infatti, è stata testimone di una vasta gamma di giochi d’azzardo e scommesse che hanno affascinato sia l’aristocrazia che il popolo. Durante la dinastia Qing, che ha governato dal 1644 al 1912, i giochi d’azzardo erano ampiamente praticati all’interno della Città Proibita, mentre il popolo si dedicava ad altri intrattenimenti. Questi giochi hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia cinese e alcuni di essi hanno persino mantenuto la loro popolarità fino ai giorni nostri.

Nella città Proibita

Nella città Proibita

All’interno della Città Proibita, l’antica residenza degli imperatori cinesi, i giochi d’azzardo erano una forma di intrattenimento molto diffusa. Gli imperatori e i nobili potevano spesso essere trovati impegnati in sfide di giochi d’azzardo come il mahjong, il pai gow e il baccarat. Il mahjong, in particolare, era estremamente popolare ed è tuttora uno dei giochi più iconici della cultura cinese. Le tessere di mahjong, finemente intagliate con caratteri cinesi e simboli, erano oggetti di grande valore e il gioco richiedeva una combinazione di strategia, abilità e fortuna.

Oltre ai giochi di carte come il baccarat, nella Città Proibita si praticavano anche giochi di dadi come il tuo liu e il bo hui. Questi giochi coinvolgevano scommesse su combinazioni di numeri e probabilmente erano considerati un modo per sfidare la fortuna. 

Tra il popolo

Tra il popolo

Al di fuori della Città Proibita, tra il popolo cinese, i giochi d’azzardo, pur essendo teoricamente vietati, erano ugualmente popolari. 

Uno dei giochi più diffusi era il fan-tan, che coinvolgeva scommesse su numeri. In questo gioco, una pila di fagioli veniva coperta con una ciotola e i giocatori dovevano indovinare quanti fagioli rimanevano dopo che erano stati separati in gruppi di quattro. Il fan-tan era spesso praticato in luoghi pubblici come strade o piazze, attirando una folla di spettatori curiosi.

Un altro gioco popolare era il xiangqi, conosciuto anche come scacchi cinesi. Questo gioco strategico coinvolgeva l’utilizzo di pezzi simili a quelli degli scacchi occidentali, ma con alcune differenze nelle regole. Il xiangqi richiedeva intuizione, pianificazione strategica e pensiero tattico. Ancora oggi, il xiangqi è ampiamente praticato in Cina e in altri paesi asiatici.

Oltre al mahjong, al fan-tan e al xiangqi, ci sono altri giochi tradizionali che erano diffusi tra il popolo cinese durante la dinastia Qing e che mantengono ancora oggi una certa popolarità. Uno di essi è il weiqi, noto anche come Go. Il Go è uno dei giochi da tavolo più antichi del mondo e ha origini cinesi. Si gioca su una griglia con pezzi bianchi e neri, ed è un gioco di strategia che coinvolge la conquista di territori e la cattura dei pezzi avversari. Il Go è ancora oggi molto praticato in Cina.

Concludiamo menzionando il Pai Gow che ancora oggi è molto popolare nei casinò cinesi e nelle comunità cinesi all’estero, come negli Stati Uniti, dove è possibile trovare apposite stanze per il Pai Gow anche nei casinò di Las Vegas.

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